Le nostre proposte:
La nostra missione nasce in Sardegna, le piante che metteremo a dimora saranno tutte autoctone! Ci proponiamo di riforestare la nostra terra ma soprattutto ci assicuriamo di farlo nel pieno rispetto dell'ecosistema e della biodiversità!
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Tipologie d'acquisto:
Cosa significa PrantHouse?
Pranthouse è un'idea che nasce nel 2023 in Sardegna. Il nome ha un duplice significato.
La traduzione letterale sarebbe "la casa delle piante" da: "Prant" deriva dal sardo "Pranta" (Pianta) e "House" che in inglese significa appunto casa. Il secondo significato lo assume, invece, dalla sua pronuncia, ovvero "Prantaus" che in Sardo si traduce con "piantiamo!" ed indica il fatto che la nostra sia una battaglia collettiva, della quale voi siete le fondamenta!
Cosa dicono di noi:
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Gianni Cani 4/5
★★★★
Arrori mannu, solo toghi sti ragazzi, hanno piantato un bosco in meno di 4 giorni. Tornerò a supportarli!
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Gino "The goat" 5/5
★★★★★
Ncheguaaaaaaaaaaa
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Pacciani Pietro 16/16
★★★★★★★★★★★★★★★★
Se nì mondo esistessero più PrantHouse e ognun acquistasse un alberello, ci sarebbe meno alluvioni e meno CO2 e il mondo ne sarebbe assai più bello!
Contattaci!
Domande frequenti:
Cosa succede se qualcuno prova a bruciare uno dei boschi di PrantHouse?
Grazie della domanda, sconosciuto navigatore. La risposta è quasi banale: come ben sai i terreni PrantHouse risultano terreni dotati di propria sovranità. All'interno degli stessi, infatti, lo stato italiano o qualsiasi stato estero non possono esercitare alcuna forma di potere. Pertanto, purtroppo per i malfattori, godiamo del diritto di legiferare a nostro piacimento le pene da applicare a coloro che attenteranno alla vita dei nostri boschi.
Essendo nostalgici della felice epoca giudicale e volendo conferire un omaggio a uno dei codici giuridici più moderni del basso medioevo abbiamo deciso di applicare alla lettera i dettami delle antiche leggi conosciute con il nome di "Carta de Logu" scritte in prima mano dall'illuminato sovrano Mariano IV di Arborea (mio padre, mio zio, mio nonno ecc..) e integrate successivamente dai figli Ugone III (Mio fratello) ed Eleonora d'Arborea (Mia sorella, troppo lei).
Per rispondere alla tua domanda ti cito testualmente la punizione per il reato di incendio doloso:
"Capitolo quarantasettesimo:
Stabiliamo e ordiniamo che se qualcuno appicca volontariamente il fuoco ai terreni di quei bravi ragazzi di PrantHouse (giuro che c'è scritto così) ed è dichiarato colpevole, paghi 50 lire di multa (al netto dell'inflazione sono tipo 10 mila euro) e rifonda il danno arrecato. Se non paga o se nessuno paga per lui, gli sia amputata la mano destra."
Tuttavia, appartenendo ad un epoca moderna, ed essendo simpatizzanti della filosofia giuridica di Ugone III di Arborea, potremmo decidere in tutta tranquillità di impedire a chicchessia di sfuggire alla pena tramite il pagamento, tagliando oltre la mano destra anche il piede sinistro (per bilanciare).
Speriamo di essere stati esaustivi sul tema, un bacione affettuoso.
-Il social media manager di PrantHouse
E' vero che i terreni PrantHouse sono di fatto considerati stati indipendenti e sovrani?
Eja
Cosa succede se qualcuno inquina uno dei terreni di PrantHouse?
Diciamo che gli va molto male. Per due motivi:
1) Il progetto PrantHouse è nato a Villacidro, conosciuto da tutta la Sardegna come "Sa bidda de is Cogas" (Il paese delle streghe). Tutti i nostri terreni grazie ad una partnership con le Coghe di paese godono infatti di una protezione magica che ha lo scopo di funzionare da deterrente. Chiunque inquinerà i nostri terreni con cartacce, sigarette, e carramatzinas varie verrà immediatamente colpito dalla maledizione delle coghe che porterà a loro grosse sfortune per tipo 4-5 anni a seconda della gravità del gesto. In aggiunta vi giungeranno da parte del nostro staff specializzato i peggiori frastimmus che la mente umana è stata capace di pensare.
2) Qualora foste colti sul fatto la vostra sfortuna crescerebbe al quadrato. La pena per codesto reato, infatti, oltre alle pene citate in precedenza, comprenderebbe la prigionia e la condanna ai lavori forzati per un minimo di un anno, 5 mesi e 23 giorni (si si molto specifico, esatto), nei quali si è costretti a piantare alberi giorno e notte. Durante il periodo di detenzione non saremo responsabili del vitto e dell'alloggio, al massimo vi consentiremo di nutrirvi con qualche resto di pasto o con qualche bacca di corbezzolo. A questo punto starete pensando: "ma è disumano! Come si può pensare ad una pena tanto crudele?".
Vi rispondiamo con le parole di un più che famoso intellettuale sardo:
"Eh, lo fa"